Parodontite, placca batterica e denti mobili: descrizione del paziente.
La paziente di circa 60 anni, proveniente da Milano, aveva per anni trascurato i suoi denti per paura del dentista.
Un comportamento questo parecchio diffuso, che fa si che il paziente procrastini sempre di più una visita odontoiatrica con il risultato di peggiorare lo stato di salute dei propri denti. (Per saperne di più cliccate su “dentista, che paura“).
Ad influenzare e a spaventare ulteriormente questa paziente era stata la infelice esperienza di una sua collega di lavoro di Milano che, dopo un intervento di implantologia piuttosto complesso (innalzamento del seno mascellare ed innesto osseo), era gonfiata ed aveva avuto un decorso post-operatorio molto doloroso.
La paziente era però conscia di essere arrivata ad una situazione davvero imbarazzante, l’estetica del suo sorriso, notevolmente compromessa, stava influenzando in maniera negativa anche i suoi rapporti sociali. La parodontite grave (piorrea) aveva sortito effetti disastrosi, la placca batterica era molto evidente e vi erano grossi accumuli di tartaro. Come conseguenza, oltre alla mobilità dei denti, la paziente soffriva di una notevole alitosi.
Vincendo la paura e armatasi di coraggio, aveva prenotato una visita presso la nostra Clinica.
Carico immediato sull’arcata inferiore: descrizione dell’intervento.
Si è deciso di trattare inizialmente l’arcata inferiore (mandibola).
Alla paziente, in sedazione cosciente, sono stati estratti tutti i denti, ormai irrecuperabili, e posizionati 4 impianti dentali (NobelBiocare) con protocollo “All-on-4® ”. Su questi impianti è stata avvitata una protesi provvisoria fissa nel giro di 24 ore (carico immediato).
Carico immediato sull’arcata superiore: descrizione dell’intervento.
Dopo circa 1 mese ci si è dedicati alla riabilitazione dell’arcata superiore (mascella).
Era ferma intenzione, vista l’importanza dell’arcata superiore per quanto concerne il sorriso, intervenire con una chirurgia mini-invasiva e garantire che la fuoriuscita dei denti avvenisse dalla gengiva naturale della paziente. Si è scartato quindi, per la riabilitazione dell’arcata superiore, il protocollo “All-on-4® ”.
Sempre sotto sedazione cosciente sono stati estratti i denti residui e sono stati inseriti 5 impianti dentali NobelActive (NobelBiocare) tre dei quali negli alveoli post-estrattivi (le cavità rimaste dopo l’estrazione dei denti). Con gli impianti NobelActive è possibile ottenere, anche nell’arcata superiore dove l’osso sovente è meno denso rispetto a quello che si trova nella mandibola, una stabilità ottimale.
Seguendo il protocollo del carico immediato post-estrattivo è stato consegnato alla paziente un provvisorio fisso avvitato sugli impianti nel giro di 24 ore.
Questa tecnica di carico immediato post-estrattivo che prevede la fuoriuscita dei denti dalle gengive naturali con la protesi definitiva sempre avvitata sugli impianti è stata ideata dal Dr. Roberto Villa e chiamata Only One®.
La riabilitazione finale, anche questa avvitata sugli impianti, è stata eseguita a 8 mesi dall’intervento.
Conclusioni: chirurgia mini-invasiva.
Entrambi gli interventi sono stati eseguiti avendo cura di utilizzare, in particolar modo nell’arcata superiore, una chirurgia minimamente invasiva.
A conferma di ciò la paziente non ha avvertito alcun dolore (ricordiamo che lei era terrorizzata soprattutto da questo) e non ha avuto in viso alcun segno di gonfiore (edema) post-operatorio.
Ha potuto in breve ritrovare non solo la sua corretta funzionalità masticatoria, ma anche un sorriso gradevole.
La paziente ha riferito, con estrema soddisfazione, che il suo nuovo sorriso l’ha psicologicamente aiutata a ritrovare la sicurezza nei rapporti sociali.
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